Jen
“Passami quel cucchiaio, Jen”
“è metallo”
“Perfavore, mi serve quel cucchiaio, Jen”
Tirava un fiato caldo per tutta la stanza e lei aveva il piccolo cucchiaio sui jeans, sulle ginocchia, fuori pioveva.
“Se era di plastica te lo davo”
“...”
“Tu non hai idea forse di quanto conduce il metallo,non voglio rischiare di perdere neanche un Joule di calore toccandolo con le mie mani”
“Ma io ne ho bisogno altrimenti lo sai cosa potrebbe succedermi, Jen”
“Alzati e vienitelo a prendere”
“Sai benissimo che non posso, Jen”
Io amo Jen ma spesso sembra che faccia apposta a dimenticarsi le cose che mi riguardano,specialmente quando medita con solo la parte destra del cervello.
Ingoiai un bel respiro e lo sputai lentamente ma sentivo che cominciava la disgregazione,ero preoccupato.
“Per favore Jen”
“...”
i primi atomi si stavano staccando così con grande fatica
trasformai il cucchiaio in plastica e con la telecinesi lo
portai fino alla mia bocca e in un solo boccone lo assimilai.
Jen mi guardò e il suo viso si riempì di preoccupazione.
“Scusami Lou, mi succede sempre quando med..”
“Non preoccuparti” lo dissi con un sorriso sincero
“Lo so, Jen”
Poi la presi e le stampai un bel bacio sonoro sulle labbra.
“Andiamo a prendere un gelato, Jen”
La amavo davvero tanto.