La civetta
Ho fatto un sogno: c'era una civetta tanto piccola che quasi non c'era...
Mi seguiva sempre, ovunque andassi, anche quando credevo non ci fosse più, se mi guadavo bene attorno, riuscivo sempre a scorgerla nascosta da qualche parte, tra scaffali, rami, cianfrusaglie.
Finché un lunedì, non ne sono certo ma così sembrava, non vedendola cominciai a cercarla, con la certezza di ritrovarla rintanata da qualche parte, ma niente.
Continuai a ispezionare la stanza, quando sul tavolo vidi una strana matita, lunga, rossa, con un'incisione all'estremità opposta a dove la mina scrive.
Quell'incisione era lei, la civetta, immobile, lignea e spigolosa.
In quel momento, dalla finestra spalancata, entrarono acute risate stonate.
La matita e la civetta non c'erano più.